Gli scrittori italiani e la grande guerra
Gli scrittori italiani e la Grande Guerra, così come già Gli scrittori italiani e il Risorgimento, si propone di offrire ai lettori un'ampia scelta di testi in prosa e in versi che costituiscono diversi punti di vista e interpretazioni delle vicende storiche, la cui ricostruzione peraltro esula dagli intenti degli autori.
Seguendo il corso degli episodi che hanno preceduto lo scoppio della guerra e poi il loro svolgimento, dall'iniziale speranza nella brevità del conflitto alla progressiva consapevolezza di una strage senza fine e senza ragioni, i testi presentati si soffermano soprattutto sul sacrificio di poveri soldati e sul cinismo di quanti, in politica o negli alti comandi militari, giocavano con le loro vite, senza peraltro dimenticare quanti anche senza divisa sono stati vittime degli avvenimenti militari.
Questa tragedia viene qui rivissuta, in pagine di alto valore artistico e di intatta attualità, sebbene alcune siano state scritte quasi un secolo addietro, dai nostri maggiori scrittori del novecento: da chi in poesia, come Ungaretti, ha rivoluzionato il modo di raccontare – per averle vissute – le sofferenze dei soldati al fronte a chi, in più articolati romanzi - come Borgese, Puccini, Pastorino e Stuparich – ha tratto spunto da quelle vicende per creare personaggi letterari di grande veridicità; a chi ancora in racconti – Vittorini e Fenoglio – ha saputo costruire più brevi storie che, nel loro insieme, costituiscono il grande mosaico della I guerra mondiale, articolato e accomunato comunque dalla consapevolezza del rifiuto di ogni guerra e di ogni modo violento per risolvere i problemi dell'uomo.