Gli scrittori italiani e la pittura
Esplorare le opere di letteratura che mostrano passione per l’arte e si pongono in ascolto di suggestioni pittoriche è come muoversi lungo un percorso labirintico, fatto di arterie principali, ma pure di crocevia, di strade collaterali, di infinite diramazioni. La sfida al labirinto è portata in questo libro col postulare l’ipotesi di sei modelli di descrizione, i quali possono dar conto di una pluralità di fenomeni e indicare nel mentre itinerari interessanti a chi non voglia rinunciare al piacere di una esperienza dai significati ricchissimi. Da Dante alla poesia visiva contemporanea, e da Giotto a Seurate a Burri passando per Antonello da Messina e per Tiziano e per i divisionisti: molte tele e non pochi affreschi, interi o a frammenti, sono prelevati per campioni e sezionati a riscontro dei modi e dei valori di una loro trasposizione o di un loro riuso nella scrittura; di molti ipertesti letterari si colgono, così, gli strati ipotestuali che provengono dalla pittura. Il libro si muove su linee parallele, mappando incroci, individuando punti di scambio, non senza tacere che questo esercizio, mentre è un’avventura dell’intelligenza che affascina, ha una sua particolare utilità poiché volge appello alla nostra volontà di interpretare e di capire, a cominciare dalla letteratura, le relazioni interlinguistiche e i sensi in esse nascosti, oggi che la convergenza multimediale dei linguaggi ci seduce e rischia di espropriarci, se non ci rendiamo lettori attenti ed avvertiti, consapevoli che i diritti di cittadinanza hanno il loro presupposto necessario in una lettura puntuale dei segni del mondo. Che è per tutti la nostra sfida al labirinto.